E' da qualche settimana ormai che io e Michela di Maison Charmante, nelle nostre mails parliamo anche di Ortensie; ebbene, una mail dopo l'altra, adesso anch'io dovrò comprare almeno una pianta di Ortensia, chiaramente! Memore di quegli splendidi esemplari che coltivava mia nonna, sono andate a cercarle e il mio vivaista di fiducia mi ha subito detto di attendere un pochino; perchè? dico io, è periodo! Si, certo, ma è meglio non rischiare, e quindi aspettiamo quelle fiorite naturalmente piuttosto che prendere quelle forzate!
Quindi, questo è il primo consiglio: la pianta deve essere di qualità.
Poi, a memoria sempre, vagamente ricordavo qualcosa che aveva a che fare con una fanciulla ed il suo nome, un pò come la Mercedes nel campo automobilistico, e dopo ovviamente le specie da prendere.
Quindi, iniziamo del primo punto: la storia.
Hydrangea L( Carl von Linnè) è un genere di piante della famiglia delle Hydrangeaceae, originarie della Cina e del Giappone, comunemente note come Ortensie. Tale nome volgare fu imposto alla pianta dal naturalista Philibert Commerson che la introdusse dalle ombrose foreste della Cina in Europa nel XVIII secolo avendo compiuto tra il 1766 e il 1769 uno dei primi viaggi intorno alla terra alla scoperta di nuove piante, insieme con il navigatore Louis Antoine de Bougainville. Egli, innamoratosi di Hortense Lapeaute, moglie dell'astronomo Jerome la Lande e da lei ricambiato, volle eternare la loro storia d'amore battezzando la pianta con il nome dell'amata.
Il genere comprende diverse specie di piante legnose arbustive
originarie e molto diffuse nelle regioni orientali dell'Asia e
dell'Himalaya.
La particolarità di questa pianta sono i fiori, riuniti in infiorescenze
più o meno sferiche, dette corimbi o pannocchie, che portano fiori per
lo più sterili, soprattutto quelli esterni, per cui sono sostituiti dai
sepali, grandi e petaliformi, mentre le altre parti fiorali sono
abortite.
La specie Hydrangea macrophilla
comprende numerose varietà con grosse infiorescenze globose bianche,
rosa, rosse o azzurre, utilizzate per la produzione in vaso o nei
giardini.
Altre specie del genere Hydrangea sono l'H. paniculata,
arbusto con ramificazioni sottili e decombenti sotto il peso delle
piccole infiorescenze bianche, che viene coltivata a forma di alberetto o
cespuglio e si moltiplica per talea e l'H. arborescens, arbusto con foglie decidue e fiori profumati.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Hydrangea
Ortensie insieme a
Esigenze, pulizia, ringiovanimento
Come coltivarle
La messa a dimora di una Ortensia può essere effettuata in qualsiasi momento dell'anno, escludendo i periodi di freddo intenso con gelo ed il caldo torrido. Occorre scavare una buca larga e profonda due volte il vaso e per il riempimento prepare una miscela adeguata al tipo di terreno circostante, ma sempre con una percentuale di torba, pomice o lapillo vulcanico. Inoltre, sempre aggiungere del letame maturo come lettiera.
Le concimazioni vanno effettuate all'inizio della primavera con un prodotto a lenta cessione, possibilmente a basso titolo di fosforo; in aprile maggio invece si integra con del ferro tipo Sequestrene. nel tardo autunno si effettua una buona concimazione con dell'altro letame maturo.
Fonte: Gardenia num. 288, Aprile 2008
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Che meraviglia! Più le guardo e più mi piacciono, mannaggia che non ho più posto in giardino...per forza, è pieno di ortensie!
RispondiEliminaBella la storia, non la conoscevo, per fortuna ci sei tu che sei sempre un passo avanti ; )
Mi hai fatto venir voglia di andare a fare due foto alle mie piante in boccio, sperando che questo debole raggio di sole duri ancora per qualche minuto...
Bacio!
Ma tu sei un pozzo di scienza!!! Brava...io non ho nè memoria nè pazienza!Anche la mia spacciatrice personale di piante(eh eh la mia amica Donatella)mi ha consigliato di aspettare a comprare quelle naturali!...Auguroni Lieta
RispondiEliminabella la storia ...e bello imparare le cose nuove senza nessuna fatica e divertendosi....io ho 10 ortensie, fra cui due quercifolia e una petiolaris, tutte in vaso perchè qui il terreno è troppo calcareo...è un lavoro abbastanza duro accudirle, ma ne vale la pena...le mie a fioriture sono indietro perchè tutti gli anni a primavera quando le poto mi faccio prendere troppo la mano...ma sennò gli steli diventano troppo lunghi e sottili per questi fioricioni e si piegano fino a terra...
RispondiEliminaChe bello scoprire il tuo blog!...adoro i fiori, ma molte volte mi capita di non sapere i loro nomi e le loro diverse qualità e cosa non meno importante come curarle!... ti seguo davvero volentieri! un abbraccio Sara
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