sabato 15 settembre 2012

Un viaggio a Tema: gli Orti dell'Alto Adige in Val d'Isarco


Mi piace condividere questo tipo di notizie:
Secondo la Confederazione Italiana Agricoltori sembra che siamo in 4 milioni di connazionali, a dedicarci alla Coltivazione dell'orto. Grande o piccolo che sia non ha importanza come le ragioni, basta che si faccia.  C’è chi si dedica al verde per sensibilità all’ambiente e chi, zappettando nel weekend con gli amici, risparmia e si assicura verdure bio. 

 

Riporto testualmente:
".........a Settembre sono proprio gli Orti dell’Alto Adige a dare il meglio di sé. In quota o in valle, sono l’appendice di Masi e Locande, riserve preziose di erbe aromatiche, piante rare e verdure antiche come la crosne (una varietà di patata), tutte da comprare in un bel viaggio di fine estate. Nei fazzoletti di terra che generazioni di famiglie coltivano fuori casa oggi si semina con metodi all’avanguardia, magari dopo aver frequentato il Centro di Sperimentazione di Laimburg, istituto di ricerca leader nel settore agroalimentare. E grazie al progetto Vegemont (finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), proprio qui, in Alto Adige, gli orti di montagna nascono e si sviluppano nel rispetto dell’ambiente. 
Così, per trovare e acquistare, erbe e verdure dimenticate e scoprire una cucina sorprendente per aromi e ricette, si va a caccia tra il verde dell’alta Valle Isarco – da sfogliare il libro dell’architetto e paesaggista Michela Pasquali, Südtiroler paradies (ed. Linaria, 28 €) – lungo un itinerario che da Bressanone sale alla Val di Vizze........"


Tra le belle mete suggerite, sicuramente gli Orti dell'Abbazia di Novacella, splendida struttura Ecclesiastica di per sè, che adesso apre le visite anche a questi orti ricostruiti a partire dall'antico:

Riporto testualmente:
"........Non bisogna perdere una visita agli orti storici dell’abbazia di Novacella. Ricostruiti in stile barocco-rococò, secondo i dipinti francesi dell’epoca, hanno siepi di bosso e pergolati di rose, tra cui la rara Constance Spry che profuma di mirra. Gli orti sono divisi in quattro aree ispirate a epoche diverse: quello dei semplici si rifà al Capitulare di Carlo Magno, con erbe officinali del territorio; l’orto medievale si ispira a santa Ildegarda di Bingen, monaca benedettina e botanica, ed è un trionfo di erbe aromatiche importate, quello contemporaneo offre le piante più comuni. L’orto del domani vanta essenze di tutto il mondo, dalla salvia giamaicana, al basilico green pepper. ...."

 
Ulteriori ed utili approfondimenti li potete trovare qui:
http://viaggi.corriere.it/viaggi/itinerari-gastronomici/2012/orti-altoadige/orti-altoadige.shtml

3 commenti:

  1. Ho letto l'intero articolo del Corriere a cui facevi riferimento, è molto interessante; sono stata a Bressanone come all'Abbazia di Novacella una decina di anni fà; ancora non avevo il sacro fuoco dell'ortolano ma ricordo quelle zone come luoghi da visitare assolutamente. Luisa

    RispondiElimina
  2. oero di bressonone è un orto pubblico, la cosa più bella sono gli orti dei contadini, ogni maso ha il suo orto, non solo frutta e verdura ma anche erbe medicinali
    un ottimo esempio lo avevo trovato su turismolento.blogspot.it/2010/06/luoghi-dellospitalita-il-maso.html
    scusami se metto il link non si dovrebbe mai fare

    RispondiElimina
  3. Grazie Gunther per la specifica, ogni ulteriore informazione è esmpre bene accetta!

    RispondiElimina