giovedì 17 febbraio 2011

Talee di Rose




Allego direttamente queste indicazioni per le Talee di Rose, che reputo molto interessante ed esautivo; premetto che tutte le operazioni indicate dall'autore le ho già sperimentate a livello empirico e, posso dire che funzionano davvero!
Il post originale si trova a questo indirizzo: http://forum.giardinaggio.it/rose/69658-come-talee-rose.html

Visto il periodo in cui tutti chiedono come fare talee spero di fare una cosa gradita postando qualche consiglio. Come sempre non sarà un tutorial estremamente tecnico, ma ci saranno esperienze e pareri personali che chiunque potrà criticare e mettere in discussione (e spero venga fatto per arricchire il tutorial).

E’ possibile riprodurre la rosa in maniera agamica in diversi modi :
-per innesto,
-per talea legnosa, semi-legnosa, erbacea e di radice,
-per propaggine
-per margotta.

Prendiamo in considerazione la riproduzione per talea.

Attrezzi richiesti:

- Delle belle cesoie affilate e disinfettate, se non le avete vanno bene anche un coltello affilatissimo senza denti o delle forbici ben affilate ………. ma sono meglio le cesoie da giardiniere
- Del mastice o della cera
- Ormoni radicanti
- Del terreno in grado di mantenere un buon livello di umidità
- Tanto amore, pazienza e accortezze

Periodo di esecuzione:

Per prima cosa bisogna fare chiarezza su quale sia il periodo migliore per effettuare una talea e subito dobbiamo dire che dipende dal tipo di talea scelta ma in linea di massima il periodo è quello compreso tra l’ultima settimana di agosto e l’ultima settimana di ottobre. Un altro periodo utilizzato è quello di marzo, lo si sceglie perché coincide con le potature e si hanno quindi a disposizione molti rami con cui fare talee. Marzo è meno propizio ma si hanno molte risorse da utilizzare e per la legge dei grandi numeri si riesce nell’intento.

Come si procede:
Parte comune a tutte le talee:
Il ramo dovrà essere un ramo abbastanza spesso. Il ramo dovrà avere una lunghezza di 20-30 cm, dovrà essere tagliato accuratamente sotto una gemma. Il taglio dovrà essere netto e deciso, nessun taglio “sfilacciato” o “seghettato”. Le radici saranno emesse dalle gemme e proprio per questo bisognerà recidere il ramo un paio di cm sotto la gemma. Il ramo scelto dovrebbe essere il più spesso possibile, quelli sottili danno scarse possibilità di successo. Un altro requisito che deve presentare il ramo è quello di non avere rametti laterali. Dopo aver reciso il ramo dobbiamo eliminarne le foglie e lasciarne solo un paio apicali. Se si lasciano troppe foglie queste provvederanno a far disidratare la talea. Se recidiamo il ramo anche nella parte superiore dobbiamo mettervi del mastice o colarci della cera per evitare che si disidrati. A questo punto abbiamo la talea da mettere a radicare in un terreno leggero e permeabile all’acqua. Un buon composto è dato da terriccio, sabbia e agriperlite, personalmente utilizzo soltanto terreno torboso e sabbia in rapporto di due terzi e un terzo. Substrati compatti rallentano la radicazione e substrati che trattengono troppo l’acqua generano marcescenza radicale.

Interriamo il ramo per circa due terzi e lasciamo fuori dal terreno una gemma da cui partirà la nuova vegetazione. Un errore che si commette spesso è quello di lasciare fuori dal terreno 5-10 gemme, ne basta una, al limite due lasciando la seconda a filo del terreno o un paio di cm sotto. Troppe gemme potrebbero indurre il ramo a vegetare prima di mettere le radici e si otterrebbe un bel ramo secco da mostrare ad amici e vicini. I contenitori con le talee non dovrebbero essere esposti al sole diretto, il caldo farà asciugare troppo velocemente il terreno e la pianta si troverebbe a fare uno sforzo “letale” tentando di radicare e contemporaneamente di sopravvivere alla siccità. Il caldo favorisce la radicazione ma il sole diretto uccide le piccole talee. Le talee non dovranno essere spostate prima di 10-20 mesi a seconda del grado di sviluppo delle piante.

Talea legnosa:
E’ la talea che permette di avere le percentuali più alte di successo, si realizza con legni maturi….. tra gli appassionati li chiamiamo i legni “agostati” o legni che hanno avuto a disposizione agosto per maturare sulla pianta. Non beneficiano degli ormoni radicanti che si possono tranquillamente non utilizzare.

Talea semi-legnosa:
E’ una talea prelevata durante la fase vegetativa della pianta. Su queste talee bisogna eliminare quasi tutta la parte aerea e lasciare solo un paio di foglie che saranno vitali permettendo la continuazione della fotosintesi. Vanno assolutamente eliminati anche i bocci dei fiori e le cime tenere. Dopo aver reciso la parte aerea bisogna utilizzare del mastice o della cera per evitare una eccessiva trasudazione della talea. Questo tipo di talea ha bisogno di molta umidità perché a differenza della talea legnosa continua la sua fase vegetativa anche interrata. Spesso si realizzano queste talee anche in torba bruna o bionda pressata. Le talee semi-legnose si avvantaggiano molto dell’apporto di ormoni radicanti. Il ramo deve essere passato negli ormoni radicanti, bisogna rimuovere gli ormoni in eccesso e poi interrarlo

Talea erbacea:
Si utilizza come talea la parte tenera del ramo, è particolarmente difficile da far sopravvivere ma si utilizza per riprodurre alcune rose che sono “difficili” da far riprodurre per talea. La parte giovane del ramo è di solito di piccole dimensioni (10 cm) e si tiene in torba e in ambiente molto umido e caldo, prevalentemente in serra.

Talea di radice:
si utilizza su rose predisposte ad emettere polloni, si rimuove il pollone già radicato e lo si reinterra.
Se la talea avrà radicato noteremo la partenza della vegetazione verso la fine dell’inverno (marzo-aprile) dell’anno seguente o verso ottobre-novembre se la talea è stata messa a radicare in agosto.

Talee di roselline :
sono fatte con rami molto più sottili e corti, solitamente 10 cm e si fanno tenendole di solito in ambiente chiuso e riparato dal sole.

2 commenti:

  1. Interessantissimo e molto chiaro. In genere, quando si danno consigli di giardinaggio, si tende ad omettere ciò che per un esperto è il "trionfo dell'ovvio!", il principiante, di conseguenza, tra una cantonata e l'altra, finisce col perdere un'infinità di tempo prezioso, coraggio ed entusiasmo. L'anno scorso ho effettuato svariati, disperati e... inutili tentativi. Che delusione! Polvere radicante, terreno drenato, passione infinita. Niente! Ma questa sarà la volta buona!

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  2. Ottimi consigli, molto dettagliati!. Grazie

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