mercoledì 20 gennaio 2010

Il Filadelfo

Il Filadelfo e` una pianta rustica che ama molto il sole, e che genera splendidi fiori dall`ampia corolla bianca, ma il motivo per cui essa e` maggiormente ricordata e` il suo profumo.
Simbolo dell`amore fraterno, e malgrado le sue peculiarita`, questa pianta non e` molto diffusa, se non in giardini di vecchio impianto. Oggi, una delle raccolte piu` nutrite si puo` ammirare nei Giardini Botanici Hanbury presso Ventimiglia, in cui la curatrice Elena Zappa ne ha potuto catalogare e preservare almeno 20 specie provenienti dal Giardino Botanico di Wisley nel Surrey oppure dal Giardino Botanico di Strasburgo, sede della Collezione Nazionale Francese di "Philadelphus".

Il Philadelphus coronarius, la specie piu` conosciuta, raggiunge circa i quattro metri d`altezza e si ricopre di fiori semplici e bianche dal forte profumo; diffuso e` anche il Manteau d`Ermine, dal fiore piu` piccolo ma ricadente, oppure il Belle Etoile, dalla fioritura piu` tardiva, o ancora il Natchez dai fiori a calice e piccioli rossastri o infine il Virginal dai fiori doppi.

Queste specie si trovano facilmente in commercio, presso vivai specializzati oppure possono essere richieste presso alcune aziende che le trattano direttamente; come al solito allego in fondo gli indirizzi delle principali sedi presso cui trovare o richiedere maggiori informazioni su questa splendida pianta:
Beatrice Consonni, Erba/Como;
Liviana Nifantani, Varallo Pombia/Novara;
Fiorella Gilli, Villanova d`Asti/Asti;
La Campanella, Cervarese Santa Croce/Padova;
Giardini Botanici Hanbury, Ventimiglia/Imola;

Gerda Ff Arnoldsen

martedì 12 gennaio 2010

Il Fiordaliso

Ho scelto di analizzare il Fiordaliso perche` credo che sia una pianta molto conosciuta in teoria ma poco in pratica; intanto iniziamo dai nomi: Bachelor`s button o bottoni dello scapolo, in quanto durano a lungo se infilato negli occhielli; Cornflowers, in quanto abbondano nei campi di grano; Fleur de lis, alla francese o fiori di giglio per via dei capolini composti da numerosi imbuti il cui colore varia dall`azzurro al violetto. In realta` il suo nome latino e` Centaurea cyanus, che allude al Centauro Chirone curato per una ferita con un suo estratto e a Cyanus, sorpreso dalla morte con una corolla di fiordalisi.
Questa pianta si presenta con steli molto alti e corolle simile a rosette basali, le cui infiorescenze si protraggono da maggio a luglio, contemporaneamente con i suoi semi. La specie, originaria eurasiatica, oggi viene coltivata soprattutto nell`Italia del nord, con il tentativo di reitrodurla in larga scala, in quanto considerata un "indicatore di naturalita`" ossia, la sua presenza nei campi testimonia una assenza di inquinamento ambientale.
La sua rusticita` e la positiva facolta` di ripristino ambientale, ne fanno una pianta ricercata per nuovi impianti, sia nella versione selvatica che selezionata; le specie maggiormente richieste sono: Florence, Florence white, Blue boy e Polka dot.
La messa a dimora puo` essere effettuata tramite piantine o tramite semi.
Per chi vuole avere maggiori informazioni, consultate i siti seguenti.
Semenostrum www.lasemeria.it
Il posto delle margherite e-mail: valeriaparea@libero.it
L`erbario della Gorra e-mail: e.gorra@libero.it
Az.Agr. Tarricone Graziella e-mail: floric_graziella@libero.it
Gerda

domenica 3 gennaio 2010

Da Penfolda alle Scabiose

Se qualcuna di voi ha letto il romanzo "La casa vuota" di Rosamunde Pilcher, ricordera` che la protagonista, per raggiungere la Fattoria di Penfolda, attraversava dei campi immensi di "Scabiose" che creavano delle grandi macchie viola. Ebbene, vediamo di che fiore si tratta.
La scabiosa e` una pianta che si puo` trovare frequentemente allo stato selvaggio in molti terreni o in quella parte di giardini non coltivati; si alza su un fusto fino e leggero e termina con una corolla di piccoli petali che vanno dal rosa pallido al viola/blu scuro. Il suo nome scientifico le deriva dal suo scopritore Scabiosa Pincushion Flower Isaac House e ne esistono circa ottanta varieta` ; in effetti il nome popolare invece le deriva da una delle tante malattie che, in erboristeria, essa puo` curare. La pianta si coltiva facilmente per seme, e produce dei fiori adatti per il taglio; le sue foglie invece possono anche essere utilizzate per le insalate; a parte queste scarne notizie e` indubbia comunque la sua bellezza e soprattutto la sua capacita` di creare macchie di colore nei prati. Qui di seguito vi segnalo dei siti veramente utili da cui trarre altre informazioni e su cui poterle acquistare.
Gerda Ff Arnoldsen
Biovivaio Gran Burrone, Nocera Umbra, e-mail: granburronevivaio@tin.it
Priola, Treviso e-mail: info@priola.it
L`erbario della Gorra, Casal Borgone, www.gorraonline.it
Vivalpi Cudine, Torino, e-mail: vivalpi@vivalpi.it
Alessandra Orsi Tarano, e-mail: borsatti.giuseppe@virgilio.it
Il Posto delle Margherite, Lucca, www.ilpostodellemargherite.com
Vivaio Plantula, Anzola dell`Emilia, www.lasemeria.it
Altri esteri: