mercoledì 27 ottobre 2010

Il Cavolo Nero Toscano


Il Cavolo Nero Toscano, è ormai reperibile in tutti i mercati d’Italia, ovviamente nella stagione invernale. Il colore del cavolo non è proprio nero, ma di un verde molto scuro; le foglie sono strette, lunghe e bollose. Per raggiungere il suo massimo “splendore”, il cavolo nero deve subire una gelata; il gelo, infatti, è quello che rompe le fibre del cavolo nero e gli conferisce un sapore leggermente dolciastro.Come tutti i tipi di cavolo, è un alimento straordinariamente salutare, ricco di sostanze antiossidanti , vitamine e sali minerali, povero di grassi e calorie e pertanto un alimento depurativo.

Grazie alla presenza di speciali inibitori (indoli), il cavolo nero è considerato un alimento utile nella prevenzione di numerose forme tumorali (cancro al colon, al retto, allo stomaco, alla prostata e alla vescica), nonché dell'ulcera gastrica e delle coliti ulcerose. Dal punto di vista nutrizionale, gli aspetti più interessanti di quest'ortaggio sono rappresentati dall'elevato contenuto di vitamina C e dal bassissimo potere calorico (da 19 a 25 kcalorie). Quest'ultima caratteristica ne fa un alimento ideale per chi soffre di sovrappeso.

Si consiglia di consumare il cavolo subito dopo l’acquisto, anche se si conserva per quasi una settimana. Per prolungarne la conservazione in frigorifero si possono avvolgere le foglie in un canovaccio appena inumidito.Il cavolo nero va pulito tagliando le foglie alla base e lavandole una a una sotto l’acqua. Quando le foglie sono piccoline è possibile gustarlo in insalata con olio e sale (in questo modo non si perderà affatto la vitamina C), ma il suo impiego più classico è sicuramente nella famosa minestra chiamata ribollita, uno dei vanti della cucina toscana.

Un altro modo semplice e genuino per gustarlo, è quello di ripassarlo in padella, magari con pancetta o salsiccia e farne delle bruschette con pane casereccio.


martedì 19 ottobre 2010

I lavori di Ottobre


Ecco alcuni lavoro da fare in questo mese nel Giardino e nell'Orto.
Aster, dalie, rose e zinnie, vanno curate anche se in fioritura; quindi si tolgono i fiori appassiti e le folie secche; si fissano i rami ai tutori e si procede con delle piccole innaffiature in relazione al tempo atmosferico.
Nel terreno arricchito e ben lavorato si possono ancora piantare gli spinaci; servono in cucina ma anche some sovescio. Si possono seminare ravanelli precoci, scalogno e cipolla bianca Barletta.

Diradate invece le ultime semine di insalata e fate imbianchire indivia e scarola.

Si iniziano a trapiantare, anche in vaso i narcisi della varietà Tete_a_tete che fioriscono molto presto; le viole del pensiro trasferite in una zona più riparata possono dare fiori per tutto l'inverno; i crisantemi possono resistere a lungo fuori, ma se le piogge sono insistenti si possono riparare. E' il momento di trapiantare o sistemare all'aperto ciclamini ed eriche; si possono effettuare ancora talee di salvia, cotoneaster, pyracantha e chimonanthus.

Per inizio di Novembre iniziate a lavorare il terreno liberato da coltivazioni, con sostanza organica

martedì 12 ottobre 2010

La Pyracantha


Generalità

La Pyracantha è un arbusto sempreverde, originario dell'Asia e dell'Europa, che raggiunge abbastanza rapidamente i 2-3 m di altezza. Ha portamento eretto, i sottili fusti di colore marrone scuro tendono a svilupparsi in maniera abbastanza disordinata, producendo una densa chioma tondeggiante; sono munite di lunghe spine acuminate. Le foglie sono di piccole dimensioni, di colore verde scuro, ovali, lucide, leggermente coriacee; in primavera produce innumerevoli piccoli fiori a stella, di colore bianco, profumati, che attirano gli insetti impollinatori. In autunno sulla pianta maturano i piccoli frutti tondeggianti, riuniti in grappoli, di colore arancione; i frutti della pyracantha sono commestibili, e talvolta rimangono sulla pianta fino alla primavera successiva. Queste piante vengono spesso usate per costituire siepi impenetrabili, ma sono molto decorative anche come esemplari singoli. E' possibile reperire in commercio numerosi ibridi e cultivar, ad esempio Pyracantha Navaho, ha dimensioni medio piccole e da origine ad arbusti abbastanza ordinati, tondeggianti; Pyracantha Red Column produce bacche rosse, mentre la Pyracantha Soleil d'Or produce bacche gialle. Si consiglia di potare gli arbusti in primavera, asportando gli eventuali frutti ancora presenti e regolando i fusti che fuoriescono eccessivamente dalla chioma; in estate è spesso necessario intervenire sulle piante utilizzate come siepi, accorciando le crescite verdi.


L'esposizione è, preferibilmente in un luogo soleggiato; queste piante sono molto rustiche e non temono il freddo; sopportano senza problemi anche l'inquinamento atmosferico e la salsedine; se poste a dimora in luogo eccessivamente ombreggiato tendono a produrre pochi fiori.


La pyracantha sopporta senza problemi periodi anche prolungati di siccità; le piante da poco poste a dimora vanno però annaffiate quando il terreno è ben asciutto, per favorirne l'attecchimento. Vengono coltivate anche in vaso o come bonsai, in questo caso le annaffiature saranno regolari. In primavera è consigliabile interrare ai piedi dell'arbusto del concime organico maturo, o una buona dose di concime granulare a lenta cessione.
Queste piante si accontentano anche di terreni molto asciutti e poveri di materia nutritiva, purché si tratti di substrati ben drenati.
La moltiplicazione avviene per talea legnosa, in primavera o in autunno, oppure per seme a fine inverno. Vengono spesso colpite dagli
afidi e dalla cocciniglia.


Commento

La pyracantha è la classica pianta invernale, in quanto le sue bacche sono preziose negli arredi interni e nella realizzazione di composizioni natalizie; anche da sole riescono sempre a dare un tocco di calore alla casa o in mazzetti, accompagnate anche solo da foglie e frutti.

La foto è tratta da http://countrykittyland.blogspot.com
Il post è tratto da www.giardinaggio.it

martedì 21 settembre 2010

Il Catalogo di David Austen


Sabato mattina ho ricevuto per posta il Nuovo Catalogo di Rose di David Austen; non si tratta di un semplice catalogo ma di un libello pieno zeppo di informazioni. Ormai sono tre anni che arriva regolarmente e ogni volta lo studio con molta atttenzione....anche nel vano tentativo di imparare qualche nome di rosa, ma senza risultato.

Perchè richiederlo: perchè è bello! Prima di tutto, ma anche perchè fornisce in maniera molto semplice, quindi anche ai principianti, tutte quelle informazioni sui tipi e sulla coltivazione che possono servire; il Valore Aggiunto è ovviamente dato dalle foto.

Il catalogo si può richiedere attraverso i vari Coupon pubblicati sulle maggiori riviste o collegandosi direttamente al sito.

Commenti: chi ne ha ordinate e impiantate ne parla in maniera eccelsa!

PS: per questioni "morali" non parlo dei prezzi relativi!


Francesca

venerdì 10 settembre 2010

Isola di Mainau sul Lago di Costanza





Le immagini ed i commenti fanno parte di un viaggio effettuato due anni fa, ma vale la pena di parlarne: si tratta dell'Isola di Mainau sulla sponda del Lago di Costanza in Germania.

Si tratta di una splendida isola fiorita, ma descriverla così e davvero poco; la parte centrale ovviamente è presa da questo enorme e curatissimo giardino diviso in aree tematiche...le rose, i bulbi...etc...inoltre nel parco è presente un castello, testimonianza del barocco tedesco, una Casa delle farfalle, un Palmeto, Ristorante, Bookshop etc...

Come ogni parco che si rispetti è presente un'area destinata ai bambini con tanti giochi tenuti in ordine, un fiumicello in cui fare il bagno , una sabbiera, pulita etante panche su cui sedersi dopo girare. Detto così sembra poco, ma non è assolutamente vero, basta guardare le foto; il luogo è da visitare!
Si può raggiungere dalla città di Costanza, che merita altrettanto una visita/ci sono dei negozi veramente/veramente belli, parlo di negozi non di marca ma di prodotti locali e artigianali e di negozi di fiori e piante, molto diversi da quelli a cui siamo abituati.....dicevo, mi sono persa....
ah, si!....il lago si può raggiungere o tramite traghetto che parte proprio dalla città oppure in macchina, costeggiando per un tratto la riva; esiste quindi poi un comodo parcheggio, in cui lasciare l'autovettura; non ricordo il prezzo, ma per questo motivo non credo sia esagerato.
Per maggiori informazioni:

giovedì 2 settembre 2010

mercoledì 11 agosto 2010

Buone vacanze!!


Ci sarebbero i lavori da fare nell'orto, tipo potare, tagliare, annaffiare soprattutto .....ma siamo in ferie! Quindi, fidando sulla bontà di amici e parenti, tutti precettati per gli stessi lavori di cui sopra...... Vi auguro Buone Vacanze e ci Vediamo a Settembre!!!
L'immagine è tratta da http://blomsterverkstad.blogspot.com

mercoledì 14 luglio 2010

Hedera Helix

SCHEDA TECNICA
Categoria: Hedera Elix è un rampicante sempreverde di origine europea che, aderendo ai supporti spontaneamente con le sue radici avventizie, può raggiungere i 10 metri di altezza.
Famiglia: Araliacee
Foglie: ovate o triangolari, alterne, verdi scure e lucide, sono divise in 3/5 lobi.
Frutti: sferici e neri, maturano nel taredo autunno.
L'edera, pianta rampicante conosciutissima, và piantata prevalentemente in primavera ed in autunno mantenendo una distanza tra le piantine di circa 30 cm; le irrigazioni devono essere abbondanti nei primi periodi per poi diminuire col tempo.
La potatura và effettuata tre volte l'anno, dopo l'inverno, a fine giugno ed in settembre.
La concimazione sarà effettuata tramite stallatico e solo in primavera.
"Le talee invece invece sono da effettuare nel mese di luglio, oppure per propaggine in autunno."
Qualche varietà:
Natasha, Golden Ingot, Duckfoot, Atropurpure, conglomerata, Green Ripple.

Note:
mi permetto di fare solo due considerazioni: mia nonna, faceva talee di edera in qualsiasi momento dell'anno, tranne in inverno ovviamente, con un'ottima riuscita, sia in acqua che in terra; nel momento del trapianto di altre specie, utilizzando del terreno prelevato dalla base di siepi di edera, aveva, in automatico delle nuove piantine nate da seme.

Idee: l'edera, o meglio, diversi tipi di edera, possono contribuire ad arricchire panieri e mazzi di fiori di campo.


Il sito: http://www.lemiepiante.it/

venerdì 25 giugno 2010

La Salvia Leucantha

E' a tutt'oggi l'orgoglio dei Giardini di Villa Hanbury a Ventimiglia: la bordura del percorso principale o Grand Route che porta al palazzo, realizzata con Salvia Leucantha.
La pianta è di origini ispaniche, come vuole il nome Mexican Bush, ma è ormai naturalizzata europea; alta e cespugliosa può anche raggiungere i due metri d'altezza per centoventi centimetri di larghezza. Per vederla in fiore occorre aspettare il mese di novembre o anche più tardi in relazione alle condizioni metereologiche, ma la vista è poi, spettacolare.
Tra le Labiate, è una perenne tra le più rigogliose e folte e può essere sistemata sia al sole che in mezz'ombra. In commercio, a parte la pianta madre, ne esistono alcuni ibridi, tra cui la più nota è la Midnight o Purple Velvet dai fiori interamente viola.




lunedì 14 giugno 2010

La mia Prima Intervista!!!


Oibho! ho provato a fare un "Copia e Incolla" ma non ci sono riuscita....vabbhe`! questo piccolo incidente non puo` sminuire la mia soddisfazione della mia "Prima intervistaaaaaa!!!
Ebbene si. Una graziosa fanciulla di nome Chiara, web/master di un nuovo sito tutto dedicato al verde ha deciso di pormi qualche domanda sul mio piccolo orticello, e l`ha pubblicata in prima pagina! godiamoci 5 minuti di soddisfatta notorieta`.
Il sito in questione e`: http://www.coltivareorto.it/