martedì 22 gennaio 2013

La Rosa Iceberg

Come già detto in precedenza, ho iniziato questo piccolo viaggio all'interno del mondo delle rose per pura conoscenza e per uno scopo pratico; vorrei piantarne alcune, soprattutto rampicanti, per creare delle belle zone fiorite nel mio giardino. Non avevo perciò la minima idea di dover invece iniziare dalle basi, proprio a partire dalle stesse definizioni dei Tipi di Rosa.
Comunque, a parte ciò, vorrei indagare meglio almeno alcune tra le rose più famose e diffuse; spiego subito il motivo di questa scelta; la Rosa Iceberg, l'Alberic Barbier e la Ghislainde de Fèligonde, sono le rose che più spesso vengono citate da Paolo Peyrone ed Anna Peyron, sulla rivista Ville e Giardini. Supportata quindi da tanta esperienza e cultura, parto da questi tipi. Altre Rose Note, restano la Golden Celebration, la Gentle Hermione, la Eglantyne, la Lady Emma Hamilton, la Graham Tomas e tante altre stupende varietà.
 
La Rosa Iceberg
Questa rosa fa parte della grande famiglia delle rose moderne, la cui nascita si fa risalire convenzionalmente al 1867. In particolare la Rosa Iceberg fa parte della sottofamiglia delle Floribunde che fanno la loro comparsa negli anni 30. Derivando da un incrocio tra Ibridi  di Tea e Polyantha, le Floribunde sono caratterizzate da una buona vigoria, ma sono soprattutto molto rifiorenti. In particolare la Iceberg è in grado di fiorire fino ad inverno inoltrato. Molto adatta per creare una abbondante macchia di colore la dove non si badi alla struttura del singolo fiore. Il fiore  è doppio e profumato, i boccioli sono molto eleganti. Nonostante sia una rosa bianca, deriva da un incrocio con una rosa scarlatto-cremisi ed un ibrido di Tea bianca. Non solo i fiori sono molto decorativi di colore bianco neve, ma anche il fogliame di colore verde chiaro e lucido, contribuisce alla sua eleganza.  
Tra  le sue caratteristiche di pregio oltre all’abbondanza di fiori, si rileva la resistenza alle malattie, al contrario di altre rose dunque questa non richiede cure eccessive. Saranno necessarie due o tre concimazioni all’anno, ed una leggera potatura ogni qual volta siano presenti fiori appassiti; solo a fine inverno verrà eseguita una potatura più energica per contenere la chioma e ridargli la forma, la dimensione desiderata.
Predilige zone soleggiate, ma il sole della mattina è sufficiente a garantire una buona e copiosa fioritura. Infine è bene scegliere una posizione arieggiata, garantirle un buon drenaggio dato che come tutte le rose teme i ristagni d’acqua. E’ disponibile sia a cespuglioso che rampicante.
Il terreno, sciolto e ricco, può anche essere del tutto normale, motivo per cui ogni zona del giardino, in pieno sole può rivelarsi adatta.

'Iceberg' è il suo nome nei paesi anglofoni, mentre in Francia si chiama 'Fée des Neiges' e in Germania 'Schneewittchen', cioè "fatina delle nevi" (un nome non meno blasé di 'Iceberg', a dire il vero). Ma questi sono sinonimi della sua forma arbustiva, mentre la mutazione rampicante porta solo il nome inglese.
Molti dicono che 'Climbing Iceberg' sia più bella della sua forma arbustiva, che perde decisamente nel confronto, rimanendo di una bellezza un po' asciutta ed anonima. Inoltre si dice che la forma rampicante si lasci ammirare di più perché i fiori di 'Iceberg' sono un po' penduli, e quindi si prestano meglio ad essere guardati dal basso verso l'alto.
'Climbing Iceberg' è una delle rose più coltivate e non senza motivo: è molto versatile, sa essere affascinante senza essere soverchia, e starà bene ovunque la metterete: in giardini eleganti, in schemi di bianchi, in un terrazzo moderno, in un cottage romantico, sull'arco di un cancelletto rustico. 

Il prezzo medio di una Rosa Iceberg Climbing, per una vaso da 18/20 cm è di 10,00/15,00 euro.
Tutte queste informazioni sono state tratte da diversi siti specializzati e soprattutto da quelli citati in basso; le immagini sono delle rielaborazioni  con images tag Rosa Iceberg, tratte dal web.

giovedì 17 gennaio 2013

Premio Liebster


Oggi devo parlare del Premio Liebster, premio che viene assegnato alle blogger che ci piacciono e che hanno meno di 200 Followers. In questo caso devo ringrazire tanto/tanto/tanto Simona de Il Pampano, blog colorato e vivace che parla di Design e Famiglia ma anche di tanto altro.
Io accetto il Premio con mille ringraziamenti e lo rivolg a tutte le altre/altri bloggers che seguo con interesse!

Link:
http://ilpampano-designbimbi.blogspot.it/

martedì 15 gennaio 2013

Il Plantagon la Nuova Serra Verticale a Linköping, Svezia

E' una notizia che è stata già battutta dai maggiori giornali e mezzi di informazione, ma mi fà piacere ripeterla; è già in costruzione in Svezia e precisamente nella città di Linköping, la prima Fattoria o Serra Verticale, in cui saranno prodotti le verdure con il Sistema Idroponico, quindi senza l'ausilio della terra.
L'idea non è originale in quanto era già stata sviluppata in nuce in un Concorso precedente, ma la sua realizzazione e tutto ciò che comporterà certamente si. Si tratta di un progetto rivoluzionario e dai mille benefici; infatti la produzione di elementi verdi in verticale, al centro della città, eviterà tutte quelle problematiche dovute ai trasporti e quindi all'inquinamento per lo spostamento dal luogo di produzione a quello di vendita; inoltre il sistema completamente biologico di produzione, porterà all'annulleamnto di qualsisi tipo di pesticida o altro nei piatti degli acquirenti.


Queste serra verticale infatti, secondo il progetto della Società Plantagon, utilizzerà un innovativo sistema di alimentazione che nutre le piante con acqua arricchita, annullando la necessità di suolo. Inoltre, poiché il clima all'interno può essere controllato, tale sistema potrebbe anche aumentare notevolmente i raccolti.
Nello specifico, le piante durante le loro fasi di crescita, vengono di volta in volta portate ai piani più bassi fino a quando raggiungono la giusta maturazione. A quel punto si trovano a livello del terreno. Il grado di produttività è molto elevato: si parla di 300 chili di raccolto per metro quadro. Ciò significa che un grattacielo di 25 piani può soddisfare il fabbisogno di 350mila persone.  


L'idea dei plantscrapers, altro nome con cui sono conosciuti questi progetti, è sostenuta anche da Dickson Despommier della Columbia University secondo cui l'agricoltura verticale è considerata una delle soluzioni per ridurre le emissioni globali di gas serra, per la lotta contro la scarsità d'acqua e per soddisfare le esigenze di una popolazione sempre crescente.

Il Plantagon Vertical Farm, è già in costruzione e si prevede di terminarlo entro un anno; i tempi mi sembrano alquanto brevi ma il carattere preciso e puntuale degli Svedesi mi fà sperare benissimo.

Che cosa dire, così a freddo? 
Io penso che possa essere una idea risolutiva poichè riuscirebbe a risolvere contemporaneamente una serie di problematiche, oggettive e soggettive, che affliggono i Paesi Industrializzati da qualche tempo ormai.
Se così fosse, davvero, ogni abitante della città, potrebbe comperare e mangiare dei prodotti biologici, quindi sicuri, senza dover tradizionalmente andare in campagna in una autentica fattoria, o presso i mercati rionali. Ci sarebbe un giusto quantitativo di prodotto, eliminando contemporaneamente tutto il processo dello spostamento con i relativi problemi, inquinamento etc....
Penso che sia anche una idea perfettamente in linea con il Pensiero Nordico, ossia, Economia, Ambiente, Design, per una maggiore Sostenibilità della Vita.....
E noi popoli mediterranei? stiamo simpaticamente a guardare ed imparare!

Fonti:
Per chi volessa maggiori informazioni, qui di seguito i link di riferimento:
http://www.plantagon.com/
http://www.greenme.it/abitare/bioedilizia-e-bioarchitettura/9357-svezia-grattacielo-serra
http://www.the9billion.com/2012/02/22/construction-begins-for-plantagon-vertical-farm-in-sweden/

giovedì 10 gennaio 2013

I Lavori nell'Orto di Gennaio


E' ormai ora di iniziare a pensare ai lavori da fare in Gennaio nell'Orto e nel Giardino; anche se ancora non è proprio il momento di piantare, date le basse temperature, c'è comunque da fare e da progettare. Intanto possiamo iniziare a selezionare i semi da comprare, ad esempio: carote, cavolfiori, cipolle, fave, lattughe, melanzame, peperoni, rucola etc....Ormai i semi di buona qualità si possono trovare in vivaio, nei consorzi specializzati ma anche via web. 
Se invece vogliamo proprio seminare allora dobbiamo almeno farlo in tunnel freddo.

Nel frattempo possiamo pulire le aiuole dai residui della vegetazione per permettere alle nuove piantine di respirare; si possono ripulire fossetti e canalette di scolo. Se abbiamo intenzione di piantare delle rose ma anche per altre culture, iniziamo a zappettare il terreno: in questo modo daremo la possibilità al gelo notturno di uccidere funghi e parassiti dannosi. Una seconda vangatura servirà per ulteriormente sbriciolare il terreno. Sulla stessa falsariga è il momento di interrare, letame, compost o mineralizzante di base, ma anche cenere per un migliore arricchimento dei terreni, soprattutto quelli argillosi.

Aspettare ancora una quindicina di giorni per le prime potature delle piante che rifioriranno in primavera; malgrado le temperature eccessivamente calde di questo periodo e, malgrado qualche bocciolo, è meglio aspettare almeno la fine del mese per una potatura efficiente. Frequentiamo garden center e mercati settimanali, più spesso; spesso l'offerta è diversificata ed i prezzi sono molto accessibili; in questo modo avremo la possibilità di incamerare diverse piante a prezzi modici da sfruttare tra qualche tempo. Dedichiamo attenzione anche alla scelta di piante aromatiche o decorative da inserire nell'orto; nastrurzi, rosmarino, salvie ma anche, calendule e tante aromatiche possono abbellire il nostro orto ed aiutare nella lotta contro i parassiti in maniera assolutamente biologica.

Sempre nel nostro girovagare non dimentichiamo mai i bulbi; malgrado il freddo stia terminando, facciamo ancora in tempo anche a piantarne. Sembra un controsenso ma alcune persone li piantano già quasi fioriti. Per essere in regola adesso dovremmo pensare ad una fioritura estiva o autunnale piuttosto che primaverile. Se non vi ho convinte ancora, vi sprono a documentarvi; le varietà sono talmente belle che sono sicura che troveranno posto anche solo su un vaso sul balcone. Secondo me sono irrinunciabili!
A presto!

Ulteriori informazioni:

http://www.giardini.biz/content/lavori-di-gennaio-e-febbraio-nellorto